Wildlife Photographer of the Year

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Dopo il successo della scorsa edizione, Wildlife Photographer of the Year torna al Museo Minguzzi di Milano, dal 19 ottobre al 22 dicembre 2013.

Organizzata da Roberto Di Leo, presidente dell’Associazione culturale Radicediunopercento, la nuova mostra 2013 sarà allestita anche quest’anno nei suggestivi e antichi spazi del Museo dedicato allo scultore Luciano Minguzzi (Bologna 1911 – Milano 2004), in via Palermo 11.
In esposizione le ultime 100 immagini premiate al più prestigioso concorso di fotografia naturalistica, indetto dal Natural History Museum di Londra con il Bbc Wildlife Magazine e arrivate in Italia grazie all’esclusiva concessa dal Museo londinese alla PAS EVENTS di Torino.

Sarà inoltre ospite del Museo Minguzzi l’artista milanese Michele Vitaloni, rappresentante di spicco della Wildlife Art e dell’iperrealismo scultoreo a livello internazionale, che correderà lo spettacolo fotografico della mostra con alcune affascinanti sculture di animali di grandi dimensioni.

La mostra articolata su quattro piani, consente di immergersi in un viaggio affascinante negli aspetti più incontaminati e sorprendenti della natura che gli autori hanno “catturato” grazie alla loro conoscenza dell’ambiente, alla capacità di esprimersi con la macchina fotografica, alla creatività, alla pazienza e naturalmente alla passione.

Una passione fotografica

forma-passioenfotografiaUna passione fotografica immagini da 8 anni di mostre

Fare una mostra è cercare amici e alleati per la battaglia.
Edouard Manet, 1867
Giovedì 17 ottobre alle 18.30 inaugura, presso Fondazione Forma per la Fotografia, la mostra Una passione fotografica. Immagini da 8 anni di mostre.

Il pioniere è stato Hippolyte Bayard che a Parigi, nell’estate del 1839, prima ancora che la fotografia avesse la sua investitura ufficiale, pensò di sistemare le sue migliori immagini in una sala pubblica: era nata la prima mostra fotografica. Ed era nata con un’intenzione chiara ed esplicita: mostrare, indicare, convincere. Del resto, si organizzano mostre per affermare, sensibilizzare, imporre un’idea, proporre uno stile, voltar pagina. Insomma, come diceva Manet, per partire in battaglia.

Senza voler fare paragoni troppo impegnativi, anche la Fondazione Forma per la Fotografia, nella sede di piazza Tito Lucrezio Caro a Milano, ha presentato dal 2005 un programma fitto e ininterrotto di mostre fotografiche. Grandi autori, giovani promesse, retrospettive celebri e percorsi a volte azzardati: tutto per mostrare la forza e la potenzialità della fotografia, per indicare le sue strade e i suoi diversi stili e per convincere di quanto la fotografia sia un linguaggio della contemporaneità. Della nostra vita e del nostro futuro.

Una passione fotografica vuole ripercorrere proprio questi anni e questo impegno per e nella città di Milano. Attraverso alcune delle opere esposte nel tempo, accompagnate dai volumi, gli inviti e la memorabilia che ogni allestimento porta con sé, si ricostruisce il senso di una presenza e il valore di un lavoro – nutrito, appunto, da vera passione fotografica.

Opere di : Richard Avedon, Piergiorgio Branzi, Gianni Berengo Gardin, Robert Capa, Stefano Cerio, Lorenzo Cicconi Massi, Elliott Erwitt, Maurizio Galimberti, Mario Giacomelli, Mimmo Jodice, William Klein, Wendy Sue Lamm, Jacques Henri Lartigue, Saul Leiter, LIFE, Martial, Nino Migliori, Erwin Olaf, Martin Parr, Marco Pesaresi, PREMIO F, Martin Schoeller, Massimo Siragusa, Phil Stern, Paolo Ventura, Albert Watson, WOMEN CHANGING INDIA, Andrew Zuckerman.

Fare una mostra è cercare amici e alleati per la battaglia, ha scritto Edouard Manet nel 1867. E in effetti, si organizzano mostre per convincere, per sensibilizzare, per imporre un’idea, proporre uno stile, per voltar pagina. Insomma, e come diceva Manet, per partire in battaglia. Anche la fotografia non sfugge a questa regola. Anzi, sembra forse che l’aforisma di Manet sia stato composto proprio pensando alla fotografia – e chissà se poi in fondo non sia stato veramente così.

World Press Photo 2013

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Il nuovo progetto espositivo del Forte di Bard legato al mondo della fotografia. Dopo l’anteprima italiana di Wildlife Photographer of the Year, che presenta gli scatti naturalistici più belli, la fortezza ospiterà dal 7 dicembre 2013 al 6 gennaio 2014 le immagini del più importante concorso al mondo di fotogiornalismo: il World Press Photo.

Magnum Contact Sheets

FDB_banner_magnum_0Magnum Contact Sheets è la grande mostra coprodotta dalla prestigiosa agenzia fotografica Magnum Photos e dal Forte di Bard che apre al pubblico in anteprima mondiale, proprio al Forte di Bard, a partire dal 21 giugno sino al 10 novembre 2013.

Prima collettiva di fotografi Magnum in Italia, la mostra rappresenta un’ambiziosa coproduzione destinata a girare il mondo. Il progetto si focalizza sul provino a contatto quale riferimento per l’esplorazione del processo creativo alla base di alcune delle più famose icone fotografiche. L’intento è quello di trasmettere al visitatore la sensazione che vive il fotografo nel momento in cui vede il proprio lavoro per la prima volta e far comprendere come avviene il processo di selezione dell’immagine, un’esperienza autoriale e artistica.

Dalla Terra all’Uomo

FDB_banner_YAB_proroga_0Gli incredibili ritratti aerei del fotografo-registra francese Yann Arthus-Bertrand dedicati ai profondi e inquietanti cambiamenti ambientali del pianeta sono al centro del nuovo grande evento espositivo del Forte di Bard, Dalla Terra all’Uomo, visitabile nelle sale delle Cannoniere. L’esposizione si pone l’obiettivo di presentare in chiave artistica e divulgativa la migliore produzione dell’artista. Si tratta della prima retrospettiva italiana a lui dedicata.
Alla luce del successo di pubblico la mostra è stata prorogata sino a domenica 3 novembre 2013.