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Meraviglie polari (lunedì 20 giugno)

Meraviglie polariLunedì 20 giugno alle 20°° presso la Sala multiuso del Comune di Vezia (consigliamo di lasciare l’auto nei posteggi tra la stazione di benzina e il ristorante, la nuova sede del municipio è la struttura moderna che vedete subito in fondo al vialetto) avremo come ospite speciale la fotografa ticinese Daisy Gilardini che ci presenterà i suoi lavori, tra cui l’ultimo intitolato Meraviglie polari.

“Meraviglie polari: fotografie dagli estremi del mondo” celebra la bellezza e diversità di alcuni tra i più remoti e fragili ecosistemi del nostro pianeta.
La fotografa Daisy Gilardini si è perdutamente innamorata dell’Antartide durante il suo primo viaggio nel 1996, e da allora ha assiduamente visitato le regioni polari.
In 15 anni di esplorazione, Daisy ha osservato vasti cambiamenti dovuti al surriscaldamento terrestre in atto.
Il suo lavoro trasmette una profonda comprensione ed empatia di un mondo animale profondamente toccato dallo scioglimento delle calotte polari. Il suo entusiasmo e la sua passione per la natura si sono tramutati in una missione personale per la tutela ambientale.

Biografia
Daisy GilardiniDaisy Gilardini è nata e cresciuta a Lugano, nella regine più soleggiata della Svizzera. Ha iniziato la sua carriera fotografica durante il suo primo viaggio in India nel 1989 e da allora ha visitato più di 65 paesi con la macchina fotografica sempre in mano. Si è perdutamente innamorata dell’Antartide durante il suo primo viaggio nel 1996 e da allora ha assiduamente visitato le regioni polari. Una passione che è diventata la sua specializzazione. In oltre un decennio di esplorazioni, a bordo di navi da ricerca, rompighiaccio, barche a vela e via terra, ho partecipato a 15 spedizioni in Antartide, e 24in Artico. L’avventura più estrema fu quella del 2006, quando prese parte a una spedizione al Polo Nord con gli sci.
Le immagini di Daisy sono state pubblicate nelle più quotate riviste ed organizzazioni internazionali come il National Geographic, Smithsonian, Natures’s Best, Audubon, TheThelegraph, Oudoor Photography, Greenpeace, World Wildlife Fund e molte altre ancora. Il suo lavoro è stato premiato nei più prestiogiosi concorsi fotografici internazionali come l’“IPA International Photography Award”, il “BBC Wildlife photographer of the year”, il“Nature’s Best” ed il “Travel Photography of the Year”. Nel 2010 Daisy ha avuto il grande onore di far parte della giuria del BBC Wildlife Photographer of the Year, considerato come gli “Oscar” delle fotografia naturalistica.
Il suo entusiamso e passione per la natura è cresciuto in una missione personale perla salvaguardia dell’ambiente con particolare attenzione alle problematiche relative ai cambiamenti climatici nelle regioni polari. Tramite i suoi scatti spera di inspirare gli altri nel rispetto e la preservazione del nostro fragile pianeta.
Daisy crede profondamente nell’educazone delle nuove generazione che ritiene essere particolarmente ricettive e che saranno i Governatori del futuro. Nel 2008, sotto il patronato dell’IPY – International Polar Year ed in collaborazione con ilWWF – World Wildlife Fund, il suo lavoro sulle Regioni Polari e i cambiamenti climatici, si è concretizzato in una esposizione itinerante rivolta ai giovani. Proposta con successo in numerose occasioni in Svizzera, l’esposizione sta ora girando in Europa e oltre oceano. Per la sua dedizione alle problematiche ambientali, nel 2009 Daisy è stata accettata come membro della iLCP (International Leage of Conservation Phototographer) e, nell’autunno del 2010 è stata accolta quale membro del prestigioso “The Explorer Club”, un onore riservato a coloro che si sono distinti contribuendo direttamente al sapere scientifico nel campo dell’esplorazione geografica o scienze connesse. Daisy fa inoltre parte del Nikon Swiss Ambassador’s Team e del SanDisk Extreme Team.
Per Daisy fotografia significa avventura estrema:
“Spesso ho cercato di capire a fondo questa irresistibile attrazione per i Poli, che definirei quasi come una dipendenza o un’ossessione. L’avventura estrema mi porta al di fuori della mia ordinaria quotidianità e mi conduce alla scoperta dei miei istinti più primitivi. Le ostili e rigide condizioni ambientali delle regioni polari hanno il potere di far rinascere la selvaggia creatura che risiede nel più profondo di ogni essere, risvegliando innate capacità di adattamento e sopravvivenza. Nel riscoprire queste fondamenta esistenziali, mi sento in armonia con i ritmi di madre Natura, che mi infondono grande rispetto e consapevolezza dell’importanza di questi delicati ecosistemi.”

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